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Piante officinali
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Cakile maritima Scopoli.

cakile

CRUCIFERAE BRASSICACEAE

Nome volgare: Ravastrello marittimo, Ruchetta di mare, Baccherone.
Forma biologica : T. scap. Terofita scaposa (pianta annua con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie).

Descrizione : Pianta erbacea annua ,succulenta, glabra, a forma di cuscinetto fino a 30-40 cm. Il fusto flessuoso con rami ascendenti o prostrati glabri. Le foglie alterne, spesse e carnose, di aspetto succulento,( per resistere alla salsedine e trattenere la poca acqua dei terreni sabbiosi,) intere a volte le inferiori, pennatopartite con lobi più o meno diseguali, a bordo intero o dentato le superiori. Ifiori raccolti solitamente in brevi racemi apicali, con fiori piccoli addensati , con una corolla formata da 4 petali spatolati di colore da bianco-rosato a lillacino, misurano fino a 1,5 cm., ed emanano un delicato profumo simile a quello della violaciocca. I sepali verdi-giallastri sono appressati. Il frutto è una siliqua dura, composta da 2 elementi, ciascuno delle quali sviluppa un seme di aspetto diverso. Quello superiore, di forma conica, cade sulla sabbia e germoglia generalmente nei pressi della pianta, quello inferiore, di forma romboidale, con un peso specifico da poter galleggiare nell’acqua salata, viene trasportato via dalle mareggiate.( Lo stesso seme,in acqua dolce,affonda).

Antesi: Tutto l’anno, ma con una maggiore fioritura da aprile -ottobre.

Tipo corologico : Mediterraneo -atlantico
Pianta del bacino Mediterraneo, delle coste atlantiche europee e della Macaronesia ( Capo Verde, Canarie ,Madera e Azzorre)

Distribuzione in Italia : Comune in tutti gli ambienti costieri.

Habitat : Pianta pioniera delle dune costiere, di ambienti salmastri ricchi di nitrati e di prati barenicoli che vengono periodicamente inondati dalle maree. Può vivere anche in ambienti ruderali, poiché può adattarsi alla mancanza di concentrazione salina.
Il ravastrello marittimo fa parte della prima associazione vegetazionale che si incontra sulle spiagge dopo la zona afitoica, cui dà appunto il nome di Cakileto .Il cakileto è considerato come una linea di difesa dell’ecosistema litoraneo ed è formato da poche specie annuali con scarso sviluppo vegetativo, ma con sistema radicale ramificato quali la Cakile maritima, lo Xanthium italicum e la Salsola Kali. Queste piante servono come primo ostacolo alla mobilità della sabbia ed hanno uno specifico adattamento per ambienti aridi, battuti dai venti, da inondazioni e mareggiate

Note di sistematica : Secondo Sandro Pignatti, in Italia vegeta la
Cakile maritima Scop subsp maritima, in due varietà
la var. marittima ( = C. maritima ss., C.maritima var. typica Fiori, C. maritima var. australis Coss.) predominante al nord , con foglie divise, imparipennate dissolte in lacinie lineari, ottuse, intere o dentate e la var. latifoglia Desf. = (C. aegyptiaca Wild.) sempre più comune nel Meridione e nelle Isole, col lembo lineare-spatolato e margine appena dentato o crenato.

Etimologia :Il nome del genere, dal nome arabo della pianta “Kakeleh”

Proprietà ed utilizzi: Pianta aperitiva, digestiva, carminativa, diuretica, fluidiflcante il catarro bronchiale.
L'infuso è un ottimo tonico per pelle grassa, usato dopo lo shampoo è utile come antiforfora.
In cucina le foglie tenere vengono usate in insalate miste ed hanno un sapore acuto, salmastro ed amarognolo. Si lessano con altre erbe spontanee e si saltano in padella con aglio ed olio e si possono gustare ottime paste-asciutte con l’aggiunta di pomodoro e peperoncino. I fiori servono quali guarnizioni di piatti, mentre i semi entrano in salse aromatizzanti, come in quella della senape o in condimenti particolari.
Questa pianta è buona mellifera.